Per la serie "In Viaggio Con..." oggi partiamo per la Provenza!
Ilaria ci racconta la sua storia...
Un viaggio attraverso profumi floreali, sapori delicati, colori indimenticabili. Floreale, delicato, indimenticabile...tre aggettivi che vi fanno tornare alla mente quale paesaggio? A me, la splendida Provenza, meta del viaggio estivo di quest'anno condiviso con il mio paziente compagno - si sa che gli uomini non amano molto i profumi!
GRASSE
La prima meta è stata la più profumata di tutte; la capitale francese, nonché mondiale, delle fragranze, Grasse. Immersa nella splendida regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Grasse è una cittadina sul mare dal centro storico incantevole circondato da distese di piante e fiori d'ogni sorta (lavanda, giglio, violette, rose, iris, gelsomini etc…). Scale di pietra e salite conducono nel centro cittadino incorniciato dai molteplici point de vue de la ville, i 'belvedere della città'. Ma Grasse ci riserva una sorpresa dopo l'altra, ecco che percorrendo le viuzze del centro qualcosa attira la nostra attenzione, qualcosa di profumato, s'intende, che proviene da sopra le nostre teste. Si tratta di una delle attrazioni estive promosse in città per allietare ancora di più la visita ai suoi turisti : les siestes parfumées, 'punti di ristoro profumati'; con tanto di sdraio colorate allestite in angoli del centro storico. Un sistema di nebulizzatori temporizzati a cielo aperto che emanavano fragranze floreali e rinfrescanti. Mentre il mio compagno starnutiva ad ogni getto profumato, io mi godevo quella cascata di fiori provenire dal cielo.
LE PROFUMERIE
Un'altra sosta d'obbligo in questa città è la visita in una delle tre profumerie più note: Fragonard, Molinard e Galimard; ma molte altre ancora ne costellano il territorio. Da non dimenticare la cattedrale di Notre-Dame-du-Puy, che conserva, tra gli altri, ben tre quadri di Rubens!
Una piccola curiosità: si dice che Grasse fosse nel Medioevo un importante centro di allevamento del bestiame da cui derivò una fiorente industria di conceria delle pelli e, tra queste, fece fortuna un prodotto in particolare, che diede il via alla storia della profumeria in città: i guanti in pelle aromatizzati per le nobildonne; tra le quali Caterina de' Medici ne fu l'ideatrice e la più affezionata delle indossatrici.
IL GRAN CANYON D’EUROPA
Il viaggio prosegue alla volta di un paesaggio completamente diverso e di profumi nuovi, più selvaggi. Lasciamo lungo il percorso distese di lavanda già sfiorita, purtroppo é la prima settimana di agosto, che in questi luoghi segna la fine del raccolto di lavanda, celebrato ampiamente da feste locali dai più svariati colori e profumi.
Ora si affaccia a noi uno dei parchi più belli d'Europa, addirittura soprannominato il Gran Canyon d'Europa, le Parc naturel régional du Verdon, che si estende su una superficie di 180.000 ettari. Il parco offre ben 7 tipologie diverse di paesaggio, dalle pianure, alle montagne, ai laghi e preserva una moltitudine di specie diverse di flora e fauna, oltre a permettere di praticare le più svariate attività ludiche e sportive, in bicicletta, running, trekking, canyoning, pesca, equitazione, parapendio, arrampicate, rafting, passeggiate, bungee jumping e molto altro ancora.
PEDALO’, BICI E ACQUA TREKKING
Chiaro è che si è quasi "obbligati" a provare l'ebbrezza di almeno due o tre degli sport che il parco offre con le sue strutture e dotazioni naturali. Prima di addentrarci completamente del parco però, ci siamo fermati a Castellane, una cittadina molto carina e intima, dai profumi speziati provenienti dalla variegata merce esposta sui banchi del mercato e dove la splendida cappella di Notre-Dame du Roc si erge a più di 900 metri d'altitudine, a dominare il territorio tutt'intorno. Una volta dentro al parco, abbiamo scelto di noleggiare uno dei tanti pedalò che affollano le acque del fiume Verdon, che nel tempo ha eroso le famose Gorges, 'gole', che hanno preso il medesimo nome.
La nostra seconda scelta sportiva è stata poi quella di affittare due biciclette elettriche che ci hanno agevolato e fatto godere il percorso senza troppa fatica. Il parco si compone di un territorio montuoso, con ripide salite, discese e gallerie di roccia, molto spesso con strapiombi da togliere il fiato.
Ed infine abbiamo ceduto anche noi ad uno sport più estremo: acqua trekking. Un giovane istruttore ci ha condotto, con tutto l'equipaggiamento professionale necessario (scarpette da trekking, gilet salvagente, muta e elmetto) prima nelle gelide acque del fiume per poi risalire a tratti su superfici rocciose più o meno ripide e infine ci ha fatto attraversare buie grotte e insenature d'ogni forma. Ricordo bene quel mondo di pietra che assomigliava tanto a un terreno lunare e si rispecchiava a picco nelle acque cristalline.
AIX-EN-PROVENCE, ALES, NIMES E AVIGNON
Lasciamo il parco e riprendiamo il nostro viaggio a tappe. Una toccata e fuga nella prestigiosa Aix-en-Provence, dove sfavillano boutique delle migliori marche e zampillano nelle tante affascinanti piazze, le innumerevoli fontane antiche. Il nostro percorso provenzale prosegue all'insegna dei profumi antichi: la triade romana, Arles, Nimes e Avignone, tre città uniche e imperdibili dal ricco patrimonio storico-culturale.
Nimes è una città adorabile che conta numerosi siti archeologici di epoca romana: l'Anfiteatro Romano (les Arènes) dove sembra ancora di sentire la folla eccitata e lo sferragliare dei gladiatori; l'imponente tempio della Maison Carrée; la Tour Magne, principale torre della cinta fortificata alta 32 metri; il Castellum, le rovine del Tempio di Diana nei Giardini della Fontana e tanto altro per sognare.
Arles ci conduce invece nel mondo incantato del moderno artigianato locale, della vitalità d'avanguardia pur restando aggrappata alla sua storia romana con monumenti d'eccezione come l'anfiteatro, il teatro, i criptiportici, il foro, le terme, le necropoli di Alyscamps etc... Non dimentichiamo, inoltre, Arles essere stata una delle città fonte di ispirazione privilegiata di Van Gogh.
L'ultima destinazione del nostro intenso viaggio è stata infine Avignone e qui non posso non citare la celebre canzonetta "Sur le pont d'Avignone, l'on y danse, l'on y danse.." Le Palais de Papes domina la città con la maestosità della struttura esterna e degli interni accurati e eterni. La seconda attrazione della città, o forse la prima grande curiosità per i turisti è il ponte di Saint-Bénézet. La sua bellezza “a metà” campeggia sul letto verdeggiante del fiume Rodano e diventa lo sfondo preferito dell'album dei souvenirs di questa sontuosa ville.
Non mi resta che concludere con un Vive la France!