Dove si va in vacanza quest'anno?
Tipico quesito che compare nei soggiorni di molti Italiani appena finite le feste di Natale e Capodanno e comincia il delirio delle pianificazioni. Tailandia, Azzorre, Norvegia, Cambogia... le opzioni erano molte, ma poi ci siamo resi conto che era giunta l’ora di sdoganare gli States. E quindi American Dream: here we come!
Poco tempo dopo l’itinerario era fissato: New York, Newport, Cape Cod, Plymouth, Portland, White Mountains e Boston: in poche parole, il New England!
Comprensibile che qualcuno storcesse il naso: strana la scelta del New England per essere il primo viaggio statunitense, ma noi eravamo convinti! Volevamo l’America del Maine, dei coloni, dei boscaioli, della Signora in Giallo e di Stephen King.
Oggi vorrei concentrarmi su quella porzione di viaggio che stava tra le due grandi metropoli: quel limbo sconosciuto e curiosamente fermo agli anni 80.
NEWPORT e le ville nobili
Newport si trova a circa 4 ore di auto a nord di New York, sulla costa. La sua costa alta e frastagliata rimane costellata di ville di ogni epoca che ospitano famiglie di alto rango, istituti universitari di altissimo livello o guest house per ospiti milionari. Questo é il tenore dello scenografico cliff walk (passeggiata sulle rocce), che ti puoi godere prima di giungere al centro della cittadina: un porto vivace con locali di pesce e negozietti che vedono souvenir di fattezza poco commerciale, ma ben curata per gli standard americani.
Appena fuori dal porto, il paesino torna ad avere un look vintage, tendente al trasandato... un must per le prossime tappe del nostro viaggio!
CAPE COD, PENISOLA DALLE MILLE FACCE
Eccoci così a Cape Cod, una bellissima penisola del Massachusetts, con un tesoro da scoprire chilometro dopo chilometro. Partiamo da Bourne, dove non c’è nient’altro se non un enorme e altissimo ponte metallico che campeggia su un fiume, manco fosse in perenne piena. Ci addentriamo poi nella penisola verso Sandwich, preferibilmente nelle ore mattutine. Qui troviamo una laguna molto ampia con un ponte di legno lunghissimo che porta dal parcheggio alla spiaggia. Qui troviamo bimbi che si tuffano, famiglie con piccole barchette che fluttuano tra le basse acque della laguna. Noi proseguiamo verso la spiaggia, dove leoni marini si godono le ore di silenzio e nuvole di piccoli uccellini svolazzano basse alla ricerca di piccoli insetti.
A pochi chilometri di distanza e lungo tutta la penisola si sviluppa il Cape Cod National Seashore, una lunga e gialla spiaggia a cui si accede scendendo da un cordone roccioso molto alto, che pian piano lascia spazio alla sabbia per via della costante erosione delle pareti rocciose. Spettacolo.
Sulla punta del Cape Cod infine troviamo un paesino rivelazione: il paradiso delle vacanze LGBT, Provincetown. Locali in festa, look stravaganti, cappelli variopinti, festoni per le strade: una festa ad ogni angolo!
PORTLAND E I FARI MISTICI
Se finora la nostra America non sembrava rustica né attempata, eccoci qui che stiamo per mettere piede nello stato del Maine. Da qui in poi i boschi fitti, le ville di legno in decadenza, le strade buie e il silenzio saranno una costante.
Portland è la città più grande del Maine, terra di nebbie, boschi e fari. Tanti fari. A sud della città infatti si può decidere di seguire un percorso che tocca 4 fari di diverse dimensioni. Uno é il classico faro bianco con casetta annessa, uno è fatto di mattoni, é antichissimo e si trova da solo a qualche miglia dalla costa, mentre gli altri due sono bassi, tozzi e si trovano sul culmine di due percorsi rocciosi. Velieri di medie dimensioni vi svettano dietro, dando al quadretto un non so che di silenziosamente mistico.
IL MAINE DI STEPHEN KING
Il percorso verso le White Mountains é finalmente degno di un racconto di Stephen King. Strade buie, poca gente, boschi fitti, case isolate.. e così per chilometri e chilometri. È raro vedere un grande centro abitato. Qui e lì compare ogni tanto un incrocio con qualche struttura in più, una chiesa, un benzinaio con piccolo store e un cimitero. E poi via di nuovo, boschi, ville di legno, cataste di legna, enormi pick up. È un attimo che ti immagini il boscaiolo assatanato che spunta con la sega elettrica!
Ogni tanto percepisci malinconia perché non ti sembra vero che ci sia gente che abita in zone così remote, ogni tanto apprezzi questo silenzio di umanità e ti godi la stranezza.
Eccoci quindi nelle White Mountains: un parco di montagne dolci completamente ricoperte di conifere e aceri, che nella stagione autunnale cambiano colore dando spettacolo: conoscete il fenomeno del foliage? Il Maine e soprattutto il Vermont sono Stati Americani famosi per queste distese di alberi che assumono tutte le sfumature di rosso, giallo, marrone e arancione, contribuendo ad un colpo d’occhio unico al mondo. E quindi torniamo a Stephen King: Monti silenziosi, nebbia, alberi e silenzio. Pace.
Pace, ecco l’epilogo del nostro viaggio. Ho imparato che la nebbia, il silenzio, il trasandato e il decadente hanno un valore inestimabile.
Arrivederci al prossimo racconto!
Per leggere il racconto su New York, clicca qui: http://www.tulipando.it/2018/08/26/8-cose-che-non-sapevi-di-new-york/
Per suggerimenti riguardo come prepararsi ad un viaggio negli States (visti, documenti, come noleggiare un auto, patente internazionale ecc) , scrivete pure a ineke@tulipando.it
Per suggerimenti riguardo le possibilità di alloggio nel New England, sarò contenta di poter rispondere a tutti i vostri dubbi e/o curiosità. Perché sì.. anche gli alloggi sono una vera avventura nel New England!