Acque cristalline sono il sogno di tutti nevv’ero? Ma ad un bagno in un cenote ci avevi pensato? I cenotes sono piscine naturali color azzurro intenso che si trovano all’interno (o parzialmente) ad una grotta. E se il cenote si trova in mezzo alla giungla messicana lontano dalle fiumane di turisti, allora il giardino dell’Eden è ad un passo.. e la penisola dello Yucatán è proprio il posto giusto per il connubio Cenotes-Giungla!
Ci sono più di 6.000 cenotes sparsi nella penisola: alcuni completamente avvolti da rocce di grotte calcaree, altri lo sono parzialmente, altri ancora invece sono all’aria aperta. La loro formazione è dovuta ad un intero o parziale collasso della grotta che li teneva gelosamente nascosti e nei tempi in cui la popolazione Maya abitava le grandi città in mezzo alla giungla, i cenotes venivano considerati sacri e impiegati per (non poco macabre) pratiche sacrificali. Vediamone qualcuno!
CENOTE IK KIL
A pochi chilometri di distanza dal celeberrimo sito archeologico Maya di Chichen Itza che accoglie maestosa la piramide di Kukulkan. Questo cenote si trova a 50 m di profondità ed è avvolto da un’imponente grotta dal cui culmine si calano metri e metri di liane. Vi si può fare il bagno, sebbene sia consigliabile indossare un giubbetto salvagente: il cenote è profondissimo!
CENOTE X’BATUN
Se presso Ik Kil c’erano tanti turisti, qui forse gli unici eravamo noi! Questo piccolo cenote azzurro cielo si trova nei pressi della città di Mèrida, già nella regione di Campeche. Questo bacino è facilmente raggiungibile dopo aver percorso una decina di chilometri nella giungla: un angolo di natura che ti induce ad immergerti nelle celesti acque, a stare in silenzio e ascoltare gli uccellini che fanno il nido nascosti nelle rocce e volano raso acqua in cerca di nutrimento per i loro piccoli.
CENOTE DZONBACAL
A circa 800 metri dal cenote precedente, si trova quest’altro andolo di Eden. Questo bacino è quasi interamente coperto da una grotta: il suo animo spettrale ti induce a nuotare verso la stalattite che pende al centro del cenote. Magico!
Ma torniamo invece nella giungla. La penisola dello Yucatán ospita la più estesa fetta di foresta pluviale del Messico. E come non accorgersene?! Per tutti i 1.630 chilometri percorsi, le strade erano avvolte da questa coltre dio giungla impenetrabile caratterizzata da alberi ad alto fusto, rami semi rigidi e liane che toccavano terra per poi rialzarsi e collegarsi ad un ramo dell’albero adiacente, fino a formare complessi e intriganti reticolati di rami, foglie e sterpaglie!
Un altro Eden: questa volta per gli animali. Vagando per i vari siti Maya e nuotando nei cenotes di animali esotici ne abbiamo visti! Scimmiette che ci facevano la linguaccia, enormi farfalle blu, centinaia di altre farfalline variopinte (e se dico centinaia, intendo proprio centinaia!!), iguane rilassate sui roccioni, gechi che si infilano in ogni dove, basilischi che corrono sulle zampe posteriori come negli slow motion dei documentati, un piccolo cerbiatto, creature che assomigliano un po’ al pavone un po’ al tacchino, uccelli coloratissimi e per finire.. una bella tarantola nera!
..Allora? che ne dite di questo connubio cenote-giungla?
Per me è stata un’esperienza rigenerante! E a coloro che preferiscono chiudersi in un resort all inclusive per due settimane ricordo che “Non si può scoprire nuovi oceani se non si ha il coraggio di perdere di vista la riva” (André Gide)
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